Chi è un Life / Personal / Mental Coach, e come opera?
Sinteticamente: il Coach è un Professionista che aiuta il Cliente a riscoprire e utilizzare le proprie innate capacità.
Chiariamo subito che le tre definizioni Life, Personal e Mental sono sinonimi intercambiabili, si tratta dello stesso professionista. Perché 3 modi per dire la stessa cosa? Personalmente, credo sia semplicemente per motivi di marketing.
Ognuno è attratto dal significato che dà alle parole: per qualcuno il concetto di Vita (“Life”) richiama un’immagine di maggior fascino rispetto a Personal (o a Mental), per altri potrebbe essere l’esatto contrario. Ecco quindi che l’attenzione cadrà sul termine che più si confà ad ognuno.
Per semplicità, in questo articolo identificherò questo professionista come Life Coach.
Chi è dunque un Life Coach? Un professionista e un alleato che attraverso tecniche specifiche ti porta al raggiungimento di obiettivi concreti.
Quali altre figure di coaching esistono?
Nel panorama dei coach ci sono anche i Business coach, gli Executive coach ed i Performance coach, più rivolti all’ambito lavorativo o sportivo, ma lo scopo è sempre quello: aiutare il cliente a potenziare le proprie innate caratteristiche per portarlo al risultato desiderato nell’ambito voluto: affetti, lavoro, socialità, spiritualità o altro.
Esistono anche altri tipi di coach, dai nomi più “olistici”, che preferisco non portare all’attenzione del lettore.
Chi è in definitiva il Life Coach
Il Life Coach è un Professionista che aiuta il Cliente a:
- Identificare, pianificare e raggiungere obiettivi sfidanti
- Rimodellare i pensieri negativi e/o demotivanti che fino ad ora hanno limitato lo sviluppo personale, offrendo punti di osservazione differenti
- Acquisire una mentalità positiva che lo porti al raggiungimento dei risultati, qualunque sia l’obiettivo.
Il Life coach non consiglia, non impone, non valuta, non giudica.
Il Life Coach non è una guida, un consulente o un mentore, è un facilitatore che accompagna il Cliente a definire eraggiungere i propri obiettivi, sostenendo la persona nella creazione di un piano d’azione efficace sfruttando le proprie innate abilità.
Il Life Coach non consiglia (quello è il Counselor), ma favorisce l’emergere di una soluzione creativa ad opera del Cliente, stimolandolo con domande e tecniche di autopotenziamento la naturale predisposizione di ognuno al problem solving.
Questo concetto chiarisce le differenze tra uin Life Coach ed uno Psicologo. Ma vediamole meglio.
Life Coaching vs Psicologia
Un Life Coach deve saper distinguere un problema da una patologia, un deficit psicologico da una interferenza sulla performance.
Ma cosa intendiamo con “interferenze”?
La mancanza di fiducia e di autostima, convinzioni che non hanno un riscontro nella realtà oggettiva, insicurezza sul piano d’azione o cattive abitudini (solo per citare alcune “interferenze interne”), il più delle volte non sono riconducibili a problemi psicologici.
Consapevolezza, scelta, responsabilità, fiducia e autonomia sono le fondamenta su cui si basa la professione del coaching. Come un buon genitore che accompagna e consiglia il proprio figlio, ma non impone il proprio pensiero aiutandolo a prendere consapevolezza delle conseguenze di un’azione prima che venga intrapresa.
Come già detto, il Life Coach non consiglia e non dà direttive, preferendo far emergere una o più soluzioni DEL Cliente, aiutandolo a definirla e renderla attuabile, o a scartarla se IL Cliente non la riterrà in quel momento valida dopo un’attenta analisi.
Ricordiamoci a tal proposito che ogni volta che forniamo un consiglio, vedremo diminuire scelte, responsabilità e autonomia nella persona consigliata.
Cosa fa il Life Coach
Un Life Coach aiuta la persona a riscoprirsi efficace.
Come?
- Attraverso un processo di discernimento e recupero della consapevolezza
- Tramite un’attenta analisi dello stato attuale e dello stato desiderato
- Attraverso la definizione di obiettivi specifici, raggiungibili e misurabili
Questo processo richiede in media 10-12 sedute, attraverso le quali il Cliente si impossesserà di un metodo che lo renderà autonomo nel proseguimento del suo percorso.
La durata del coaching non è, e NON DEVE essere indefinita. Lo scopo di un buon coach è rendere il cliente autonomo.
Il coaching dal punto di vista Etico
Anzitutto, un Life Coach dev’essere in grado di comprendere se il Cliente necessita dell’assistenza di uno psicologo, poiché il suo bene è il fine ultimo.
È importante, nel caso si riscontrassero disagi psicologici o disturbi di personalità, consigliare al Cliente di rivolgersi a professionisti abilitati e preparati per questo.
Se è vero che la maggior parte delle persone che interpelano un Life Coach sono assolutamente SANE, secondo quanto specificato in precedenza, è necessario poter indirizzare i clienti verso la soluzione migliore per loro. Cercare di lucrare sulle persone non porterà mai lontano.
La prima Sessione di Conoscenza è concepita per soddisfare questa esigenza, ma non solo. Serve anche ad iniziare a definire la situazione attuale, quella desiderata ed a valutarne la fattibilità. Non illudiamo le persone di poter conquistare il mondo, se non ne vediamo i presupposti!